Al pubblico biancorosso, che aspetta di vedere pagata la squadra anche grazie al suo contributo, chiediamo di rispondere alla domanda sulla bocca di tutti
Sul campo sono rimasti soltanto squadra, allenatore, due dirigenti e i tifosi.
Soprattutto loro, i tifosi, che si sono “fatti società”: portando a cena i giocatori, pagando trasferte e pranzi, tifando in casa e fuori come se fossimo primi e non quart’ultimi, radunando collette e comprando il biglietto nonostante l’abbonamento per partecipare alle spese.
A proposito di rimborsi e soldi in cassa: sono arrivati quelli della cessione di Repossi (20.000 euro, a cui però sono già stati decurtati 6.000 di rosso sul conto e 2.500 di multa post derby di Como) che si aggiungono agli oltre 5.000 tra “giornata biancorossa”, raccolta della Curva e del club Pierfranco Bino.
I tifosi si aspettano che venga mantenuta la promessa di destinare la cifra raccolta a giocatori e staff, in modo da coprire parte di una delle quattro mensilità mancanti: sarà compito del proprietario Paolo Basile far partire i bonifici, essendo amministratore del club e quindi unico con il controllo sui conti biancorossi.
Proprio a chi in questo momento “è” il Varese, noi diamo voce; anche perché a livello societario nessuno dice nulla e non risulta alcuna novità per la cessione del club. E quindi a voi tifosi chiediamo:
IL VARESE CALCIO PUÒ EVITARE IL FALLIMENTO?
Rispondete al nostro sondaggio.
Falliremo, e direi che è la miglior cosa che possa accadere. Un bravo curatore fallimentare potrebbe valorizzare il poco che rimane, abbattere una parte dei debiti e proporre all’asta quest’estate un articolo minimamente appetibile per un investitore serio. Che ovviamente andrà trovato: basta balene spiaggiate e pasticcioni in buona fede.
Mi piaceMi piace
bravi, date le specifiche dei soldi che i creditori si sono fatti già sentire per avere i loro soldi perchè a loro dei giocatori staff e altro poco importa…
Mi piaceMi piace