Sono le 18.40 di martedì e passo a trovare a Varesello il mio amico Stefano Battara, uno degli unici tre tifosi che ha appena assistito all’allenamento.
Cinque metri oltre il cancello degli spogliatoi c’è il presidente Maccecchini, che saluta. Ci avviciniamo per contraccambiare ma Cunati, storico magazziniere, ci ferma e sibila: «Qui non passa nessuno». Un muro. In Eccellenza. A Varesello. Con una prima squadra che senza rinforzi farà fatica a salvarsi (come se la prima squadra del Varese fosse un fastidio; come se avessero detto: «Massì, se proprio dobbiamo farla, facciamola»). Con una tifoseria in disarmo. Con una società che invece di pensare per tempo a Neto, a Capelloni, a Viscomi, alla lavandaia Rosi o a Pietro Frontini, pensa invece ai seggiolini nuovi dello stadio, a organizzare un ritiro all’Hotel California in Garfagnana (la California per un tifoso biancorosso è qui, a Varese. Non in Garfagnana. Non in California), a giocare la prima amichevole con una squadra Uisp toscana quando ci bastava la Rasa, a far pagare gli abbonamenti in tribuna che nemmeno in serie B.
È vero, non siamo morti: ma, dentro, continuano a farci un po’ morire. Perché non c’è più un filo conduttore se non sui vecchi cartelloni pubblicitari, non c’è un’anima comune, non c’è un legame con il pubblico e con la storia o il territorio (i dirigenti arrivano da lontano e non si capisce perché abbiano scelto il Varese, i giocatori arrivano da un procuratore che non si vede quasi mai), per ora non c’è una squadra degna di tal nome da andare a vedere (a Varese non puoi rischiare di andare in campo a fare figuracce in Serie B, figurarsi in Eccellenza). Di più: su questo progetto tecnico appena abbozzato vengono partorite idee, per così dire, un tantino presuntuose, così il Varese penserebbe a comprarsi lo stadio Franco Ossola. Addirittura. Una società fatta da una sola persona. Nemmeno Giovanni Borghi, che poteva comprare tutto, aveva osato tanto.
Quindi, caro Cunati, da quel cancello non puoi fare passare nessuno ed hai perfettamente ragione perché oggi a Varesello avevamo davanti esattamente questo. Nessun direttore, neppure un dirigente, nessuno della proprietà (che poi da giugno si riduce a Benecchi), nada de nada.
I giocatori della squadra più debole nel punto più basso della storia biancorossa – non è colpa loro, ovvio: fanno tenerezza e meritano sostegno – se ne vanno in ciabatte. E ce ne andiamo anche noi. Chissà se torneremo.
Andrea Confalonieri
Quando punti tutto sull’immagine vuol dire che dietro c’è poco,meditate gente…
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Bravo Andrea , se cercano di fermarti vuol dire che stai facendo bene il tuo mestiere
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Questa volta sono con voi e non Varese sport ( pro varesina) e non solo
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Ridicoli e imbarazzanti
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L’ho scritto a maggio e lo penso da qualche anno….. ma come è possibile non aver agevolato in qualche modo il trasferimento della Varesina in città? Gente serie, indigena, strutture e vivaio consolidato,ambizioni. A Ferrara han fatto così, a Vicenza hanno acquisito il Bassano…. vedremo e speriamo comunque bene…
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Forse la Varesina non vuole.
E credo faccia bene
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Era da unirsi alla Varesina ..abbiamo l oro a 10 km abbiamo preferito i business man svizzeri con i loro seggiolini nuovi e il logo che non si può guardare
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Bon, andatevene tutti a vedere la Varesina. Comunque l’abbonamento non lo faccio.
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Comunque che geni… http://www.varesesport.com/2018/passo-indietro-diaz-non-puo-essere-tesserato-serve-un-attaccante/
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Dilettanti allo sbaraglio ed ennesima prova che il lato sportivo non interessa. Non sanno neppure le regole per vincolare o svincolare i giocatori. Diaz è qui da un mese e si accorgono a 5 giorni dall’esordio che non possono tenerlo. Questa squadra è un ricettacolo di giovani senza talento e parcheggi di Accardi. Del resto, che ci interessa di perdere contro il Ferrera Erbognone o l’Accademia Pavese se possiamo avere i seggiolini nuovi in tribuna o le poltrone di pelle umana in zona elitè?
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A questo punto io mi aspetto davvero di sentire annunciare che la zona hospitality sarà arredata con naïf jugoslavi
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Lo stadio di Proprietà? a che pro a queste infide categorie? mumble mumble…
E quanto può costare il buon vecchio Ossola? E se poi (visto che siamo degli abitué) falliamo di nuovo? che fine fà?
A questo l’aspetto tecnico non interessa proprio… c’é qualcosa che non torna…
Stiamo ancora aspettando i nomi degli sponsor (??!!) e l’organigramma…(?!!!)
Come possono pretendere anche solo un abbonamento sulla fiducia…
ci han cambiato nome… il logo… le maniche della maglia…. Mah….
Cmq grazie per i seggiolini rossi….
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Ahahahah
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Fateci sognare ..hahaha
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Dai confa non mollare… mangiamo ancora un po’ di merda… non lo sanno ancora che siamo come il fuoco sotto la cenere
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Io sarei anche disposto ad accettare qualche campionato in bassa categoria, se vedessi che nel mentre viene messo in piedi un progetto di prospettiva per consolidare la società dalla base.
Qui cosa c’è?
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